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Viaggi di istruzione e Turismo Scolastico

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  • Visita alla città
  • Accesso per disabili
  • Gruppi accettati
  • Visita guidata

Description

VIAGGI DI ISTRUZIONE E TURISMO SCOLASTICO:

itinerari guidati per il mondo della scuola

La Cooperativa Isairon propone alle scolaresche visite guidate ai monumenti, alle testimonianze architettoniche ed urbanistiche di interesse storico, artistico e culturale della Provincia di Pesaro Urbino e Rimini, organizzate per temi ed itinerari, con guide abilitate e laureate.
Informazioni e prenotazioni: didattica@isairon.it +39 338.2629372

ITINERARI DIDATTICI A PESARO

Informazioni e prenotazioni:

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Lo scopo dell’iniziativa è duplice:

  • collaborare con il mondo della scuola per promuovere negli alunni la conoscenza dell’ambiente in cui vivono fornendo strumenti di osservazione e ricerca, grazie ai quali interessarli alla storia locale ed alla storia generale;
  • raccogliere esperienze e materiale in modo da predisporre guide ed opuscoli operativi espressamente diretti dagli alunni.

L’argomento e l’itinerario delle visite guidate potranno essere scelti dall’insegnante all’interno di due prospettive:

  • cogliere l’aspetto di Pesaro in un preciso periodo storico (ad esempio Pesaro in età romana, nel medioevo, nel rinascimento, eccetera);
  • esaminare le caratteristiche e le attività della città ed individuare i modi ed i modi in cui, nelle diverse epoche, esse si sono realizzate (ad esempio: il modo di abitare, il lavoro, la pratica religiosa, eccetera).

In base alla suddetta scelta, saranno possibili due diversi metodi di studio:

  • metodo ed itinerario legati agli interventi umani nel centro storico secondo una successione cronologica (vedi scheda A);
    sistema operativo: stimolare con la mediazione dell’insegnante l’interesse dell’allievo nei confronti della storia locale vista in funzione della storia generale;
  • metodo ed itinerario volti a fornire un quadro generale di alcuni aspetti storico-sociali legati all’uomo e alla realtà che lo circonda (vedi scheda B); sistema operativo: stimolare con la mediazione dell’insegnante l’interesse dell’alunno per ciò che riguarda l’ambiente in cui vive con l’intento di individuare i luoghi, i modi ed i tempi in cui sono avvenute le varie trasformazioni.

SCHEDA “A” – PESARO NELLA STORIA

  1. Età protostorica: museo Oliveriano, abitazione preromana di via Galligarie
  2. Periodo romano: museo Oliveriano, mura romane
  3. Periodo altomedioevale: museo Oliveriano, mosaici della Cattedrale*
    Medioevo romanico: Cattedrale, cripta di S. Decenzio
  4. Medioevo gotico: portali delle chiese degli ordini mendicanti, tombe gotiche in S. Maria delle Grazie, alcune opere trecentesche e quattrocentesche dei Musei Civici
  5. Pesaro rinascimentale: coro di S. Agostino, Rocca Costanza, Palazzo Ducale, alcune opere dei Musei Civici, casetta Vaccaj, villa Imperiale, villa Miralfiore
  6. Il Cinquecento: villa Miralfiore, villa Imperiale, palazzo Fronzi, palazzo Giordani, “Paggeria”, palazzo Barignani, palazzo Leonardi, chiesa di S. Giovanni, la fonte “rossa”, opere ai Musei Civici
  7. Il Seicento: oratorio “Nel Nome di Dio”, palazzo Almerici, chiesa di S. Ubaldo, sinagoga, fontana di piazza del Popolo, opere ai Musei Civici
  8. Il Settecento: palazzo Lazzarini, palazzo Toschi-Mosca, palazzo Mazzolari-Mosca, villa Caprile, chiesa della Maddalena, palazzo Montani-Antaldi, chiesa dell’Annunziata, palazzo Olivieri-Macchirelli, fontana della Foglietta, opere ai Musei Civici
  9. L’Ottocento: chiesa del Porto e fontana di piazza Doria, pescheria, ospedale “S. Benedetto”, orti Giulii, teatro “Rossini”
  10. Il Novecento: villino Ruggeri e urbanistica dei suoi dintorni all’inizio del secolo, villa Ugolini, villa Molaroni

SCHEDA “B” – ASPETTI STORICO-SOCIALI E ITINERARI TEMATICI

  1. ASSETTO DIFENSIVO DELLA CITTÀ’: arte fortificatoria dal periodo romano al periodo roveresco con cenni sullo sviluppo urbanistico collegato alle trasformazioni dell’assetto difensivo
  2. IL PORTO DI PESARO: le sue trasformazioni nel corso della storia per risalire all’importanza commerciale che ha avuto all’interno della realtà socio-economica del Pesarese
  3. LA VITA RELIGIOSA: nelle confraternite, negli ordini mendicanti e la pratica del culto individuabile nel modo di concepire e costruire i luoghi riservati ai riti tenendo presenti i loro elementi interni ed esterni. A tale proposito si prevedono le visite ai luoghi di culto delle confraternite, delle chiese e della sinagoga.

Informazioni e prenotazioni:

didattica@isairon.it +39 338.2629372

GRADARA E LA SUA ROCCA

PRENOTAZIONI PER VISITE GUIDATE PER STUDENTI ALLA ROCCA DI GRADARA:

email centroguidegradara@isairon.it – telefono 338.2629372

INFORMAZIONI STORICO-ARTISTICHE PER GLI INSEGNANTI:

Una tradizione ormai consolidata vuole che la Rocca di Gradara, sul finire del XIII secolo, sia stata teatro dell’amore, finito tragicamente, di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta.

Anche se Dante Alighieri, nel V canto dell’Inferno della Divina Commedia, non menziona i luoghi ove si svolsero i fatti, tutto sembra avvalorare la credenza: le dolci colline marchigiane che abbracciano il borgo e che si possono scorgere dalle finestre della rocca, sono la cornice ideale per un amore romantico; così come le sale del fortilizio sono indubitabilmente il palcoscenico ideale per un amore voluttuoso e infausto, reso immortale dal Poeta.

Accanto alla massiccia torre edificata nel XII secolo, sorse fra Due e Trecento un palatium di maggiori dimensioni: è qui che i Malatesti, divenuti signori di Gradara sullo scorcio del XIII secolo, spostano le funzioni residenziali dall’angusto mastio ed è qui che l’ingegner Zanvettori, “ricrea” all’inizio del XX secolo, memore anche della “Francesca da Rimini” di D’Annunzio, la “Camera di Francesca”.

Un sapiente restauro ed un moderno quanto efficace allestimento museografico

– nel percorso di visita è dato anche ammirare importanti opere d’arte: la Pala d’altare da Santa Sofia di Giovanni Santi, la terracotta invetriata di Andrea della Robbia, le opere della Quadreria Comunale in deposito nelle sale, gli affreschi del XV-XVI secolo ancora ben visibili in ben cinque ambienti del piano nobile, le suppellettili di varie epoche, hanno fatto della Rocca Demaniale di Gradara il monumento più visitato delle Marche.

L’insediamento castellano di Gradara sorge in un punto che è stato strategicamente importante per tutto il medioevo:

nel fondovalle correva la strada consolare Flaminia, la via attraversata dagli eserciti, dai viandanti e dai pellegrini che dall’Europa orientale e centrale volevano raggiungere Roma in tempi rapidi ed evitando i valichi più difficilmente transitabili, soprattutto d’inverno, dell’Appennino tosco-emiliano. Gradara si trova nel punto in cui iniziano, dopo la pianura padana, le prime colline digradanti sulla costa adriatica marchigiana: per questo il castello era la più importante “sentinella” sul confine geografico fra Italia settentrionale e centrale (insieme ai vicini borghi murati di Monteluro, Tavullia, Granarola, Gabicce Monte, Casteldimezzo e Fiorenzuola di Focara).

Le mura di Gradara,

elemento qualificante il paesaggio del confine marchigiano – romagnolo e indispensabile corollario alla visita del borgo, si sviluppano per 550 metri circa, sono intercalate da 14 torri quadrate a gola interna e terminano con salienti aggettanti sostenuti da archetti ciechi.
La merlatura è stata ripristinata alcuni decenni orsono ma esiste anche un tratto che è stato oggetto di un resturo “conservativo”: è quello compreso fra il punto in cui terminano i camminamenti praticabili e il bastione sismondeo, poligonale e fortemente scarpato (orientato verso nord-est).

Contattateci per maggiori informazioni e per visitare con noi la rocca e il castello di Gradara !

PRENOTAZIONI PER VISITE GUIDATE PER STUDENTI ALLA ROCCA DI GRADARA:

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URBINO

LE NOSTRE VISITE GUIDATE PER STUDENTI DELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO

(Le visite guidate si possono effettuare prevedendo una mezza giornata oppure una intera giornata)

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI:

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INFORMAZIONI STORICO-ARTISTICHE PER GLI INSEGNANTI

IL PALAZZO DUCALE E LA GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE (ingresso gratuito per studenti e docenti in viaggio di istruzione).

Dopo la sua ascesa al potere, alla metà del XV secolo, Federico da Montefeltro volle trasformare la dimora paterna. Così, sotto la sua supervisione, fu iniziata la costruzione del nuovo Palazzo e la ristrutturazione dei vecchi edifici preesistenti cominciando dall’attuale Piazza Rinascimento. Il primo architetto si pensa sia stato Maso di Bartolomeo, poi Luciano Laurana (dal 1468 al 1472) e Francesco di Giorgio Martini.

I Torricini e tutta la celebre facciata rivolta ad ovest, verso cioè la strada che conduceva in Toscana, furono costruiti dall’architetto Luciano Laurana che era già al lavoro nel 1467. Il Laurana con la facciata dei Torricini, simbolo di Urbino, collegò edifici preesistenti separati da un forte dislivello. Quando Laurana partì da Urbino nel 1472 prese il suo posto il senese Francesco di Giorgio Martini che completò il Palazzo.

Con la morte del Duca Federico il 10/09/1482 nella guerra di Ferrara; i lavori si interruppero anche se il Palazzo era quasi terminato. Francesco di Giorgio Martini narra di avere atteso, al tempo in cui fu al servizio di Federico, ben 136 fabbriche fra palazzi, rocche ed altri edifici fra i quali va ricordata in questa sede almeno la chiesa di San Bernardino e il complesso conventuale di Santa Chiara.

I denari necessari alla conduzione dei cantieri provenivano dalle condotte, ovvero dagli stipendi che il Montefeltro percepiva dai più importanti Stati italiani del tempo per i suoi servigi di uomo d’armi, egli si poneva al servizio ora dall’uno ora dell’altro Stato, secondo la convenienza politica ed economica del momento.

La dimora che il duca fece si fece erigere può ben considerarsi il primo vero palazzo del mondo, simbolo della sua potenza politico-militare e della sua cultura. Federico fu mecenate tra i più raffinati e, insieme alla moglie, la giovane e dotta Battista Sforza figlia di Alessandro Sforza signore di Pesaro, raccolse alla sua corte alcuni tra gli artisti più famosi dell’ epoca

La Galleria Nazionale delle Marche fu istituita all’interno del Palazzo Ducale nel 1912.

Sono da menzionare, a titolo di esempio, solo alcuni capolavori assoluti della storia dell’arte qui conservati: due fra le più note opere di Piero della Francesca, la “Flagellazione di Cristo” e la “Madonna di Senigallia”; la “Comunione degli Apostoli” di Giusto di Gand; il “Miracolo dell’ Ostia Profanata” di Paolo Uccello; la “Città Ideale” attribuita a Luciano Laurana; la “Muta” di Raffaello.

GLI ORATORI DI URBINO.

Sono dei luoghi di culto dove si riunivano le confraternite (associazioni di laici cristiani che si volevano aiutare e volevano aiutare il prossimo compiendo dei gesti di carità o di preghiera comune). Ad Urbino ne sono conservati ancora tanti. I più interessanti dal punto di vista artistico sono:

ORATORIO DI S.GIUSEPPE (ingresso per gruppi euro 1,00)

La confraternita di S.Giuseppe ebbe origine per opera del francescano padre Gerolamo Recalchi da Verona. I primi fedeli fondarono l’attuale edificio nel 1501 in via Barocci e, con sovvenzioni del duca Guidobaldo, lo terminarono nel 1515. Fu completamente ristrutturato alla fine del XVIII secolo. Tra le opere di pietà i confratelli erano attenti soprattutto ai condannati a morte. Di grande interesse è la cappellina del presepe: l’ambiente rettangolare è rivestito di pietra pomice e tufo: nella rappresentazione la Vergine partecipa all’adorazione dei pastori che riscaldano Gesù Bambino e, seduto a terra, S.Giuseppe.

ORATORIO DI S.GIOVANNI (ingresso per gruppi scolastici euro 1,00)

L’ edificio conserva la sua struttura originaria e soprattutto le decorazioni pittoriche. L’interno è coperto da un caratteristico soffitto a carena di nave. Le pareti sono tutte affrescate dai due pittori di San Severino Lorenzo e Jacopo Salimbeni, allievi di Gentile da Fabriano, nel secondo decennio del XV sec.: la crocifissione nella parete dell’abside , la vita di S. Giovanni Battista nella parete di destra; nella parete di sinistra sono presenti interventi anche di altri artisti del XV secolo. Sotto l’altare maggiore è venerato il corpo del beato Pietro Spagnolo.

CASA NATALE DI RAFFAELLO SANZIO (ingresso gruppi scolastici euro 1,00).

E’ la casa in cui nacque anche il padre di Raffaello, Giovanni Santi, anche lui pittore nonché primo maestro del figlio. Raffaello vi nacque nel 1483. Nel piccolo cortile interno è visibile la “pietra” dove padre e figlio erano soliti preparare i colori. All’ interno sono conservati dipinti, manoscritti e arredi. Da segnalare, in particolare, l’ affresco della “Madonna col Bambino”, nella stanza dove nacque il pittore e a lui stesso attribuito come dipinto in giovanissima età. Vi sono inoltre conservati dipinti del padre, Giovanni Santi, e dei discepoli Timoteo Viti e Giulio Romano.

IL DUOMO Consacrato nel XI sec. a S. Maria Assunta.

Nel XV secolo fu ricostruito e poi ancora alla fine del XVIII secolo in stile neoclassico. Una delle statue della facciata rappresenta San Crescentino, patrono della città. La facciata attuale venne disegnata dal Morigia alla fine del XVIII. L’interno rivela lo spirito classicheggiante del Valadier: è ampio, elegante e nobile. Nell’ altare maggiore si trova il grande dipinto di Cristoforo Unterperger dove è raffigurata la “Madonna Assunta” a cui è dedicata la basilica. Da segnalare anche una delle più belle opere di Federico Barocci “La Cena” nella cappella del Sacramento, due altri dipinti dello stesso artista in due altari della navata destra, due tele di Claudio Ridolfi e una di Palma il Giovane.

CHIESA DI S. DOMENICO

Nella facciata spicca uno splendido portale rinascimentale. Nel ‘700 è stata rifatta internamente da Filippo Barigioni grazie alla munificenza degli Albani; di fronte alla chiesa c’è un piccolo obelisco egiziano.

 

PER PRENOTARE LA VOSTRA GUIDA:

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Turismo scolastico e viaggi di istruzione:

prenotazione visite guidate e tariffe musei

Scrivete al ns. indirizzo e-mail didattica@isairon.it, oppure telefonate al 338.2629372 per ogni informazione e per prenotare la vostra guida.

Scegliete i vostri itinerari fra quelli proposti

Costi d’ingresso ai principali musei in Provincia di Pesaro e Urbino per studenti in viaggio di istruzione:

GRADARA ROCCA DEMANIALE:

l’ingresso è gratuito sia per gli alunni che per i docenti;
ogni classe deve presentare l’elenco nominativo dei partecipanti alla biglietteria;
per l’alto afflusso di visitatori è consigliabile prenotare l’orario di ingresso dalla metà di marzo all’inizio di giugno.

URBINO

Palazzo Ducale:

l’ingresso è gratuito sia per gli alunni che per i docenti;
ogni classe deve presentare l’elenco nominativo dei partecipanti alla biglietteria;
per l’alto afflusso di visitatori è consigliabile prenotare l’orario di ingresso dalla metà di marzo all’inizio di giugno.

Casa Natale di Raffaello Sanzio:

ingresso per studenti: € 1,00

Oratorio di San Giovanni Battista per studenti:

ingresso: € 1,00

Oratorio di San Giuseppe per studenti:

ingresso: € 1,00

Pesaro

Musei Civici Pesaro:

Musei Civici, Casa Natale di Gioachino Rossini, Area Archeologica via dell’Abbondanza:
Tariffa gruppi scolastici: ingresso gratuito fino a 18 anni.

Museo Oliveriano:

l’ingresso è gratuito sia per gli alunni che per i docenti.

Fano

Museo Civico Malatestiano:

l’ingresso è gratuito sia per gli alunni che per i docenti.

San Leo

Il forte di San Leo:

l’ingresso per le scuole € 6,00.