Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura
Pesaro, una città da scoprire
Sono presenti due sezioni principali. La Pinacoteca raccoglie opere di primitivi veneti, emiliani e toscani, la raccolta della famiglia bolognese Hercolani e di altre nobili famiglie locali, nonché dipinti provenienti da chiese pesaresi e del territorio. Di particolare interesse: “L’Incoronazione della Vergine” di Giovanni Bellini (1430/35 – 1516) opera capitale del grande pittore veneziano, e “la Caduta dei Giganti” di Guido Reni (1575 – 1642).
La sezione dedicata alle ceramiche può considerarsi una delle più importanti, nel suo genere, a livello europeo, in particolare per la qualità e la quantità delle maioliche cinquecentesche. Notevoli anche i pezzi del secolo XVIII decorati con motivi floreali.
Gioachino Rossini vi nacque, in una stanza al primo piano, il 29 febbraio 1792. La casa è di impianto quattrocentesco con aggiunte e modifiche risalenti al XVIII secolo.
Il nucleo essenziale del museo rossiniano, allestito al pianterreno, al primo e al secondo piano della casa, è costituito da una raccolta di stampe dell’Ottocento donate dal parigino Alfonse Hubert Martel e da altri ricordi e cimeli legati alla vita e all’attività artistica del Maestro.
La facciata, romanico-gotica, risale al XIII secolo. L’edificazione iniziò alla fine del 1200 e fu ultimata a metà del XIV secolo con il completamento del campanile.
L’architettura della cattedrale fu più volte modificata nel tempo e nella seconda metà del XIX secolo l’interno fu integralmente ricostruito, assumendo le attuali forme di stile neoclassico.
I pavimenti a mosaico sono due, a quote diverse: il primo mosaico, a 2,10 m. di profondità dal piano di calpestio, è pertinente alla chiesa paleocristiana distrutta da Vitige all’inizio della Guerra Gotica (535 d. C.); il secondo mosaico, a 1,60 m. dal piano di calpestio, ha un impianto risalente al VI secolo, in base ad un’iscrizione rinvenuta in corrispondenza dell’ingresso della basilica durante i lavori di scavo iniziati nel 1990. Parti del mosaico superiore risalgono al XII secolo.
I mosaici della Cattedrale sono una sintesi unica di espressioni figurative che mostrano la stratificazione della storia religiosa e sociale dal VI al XIII secolo, dalla dipendenza orientale bizantina alle nascenti nazionalità dell’Europa. Pesaro in quel periodo occupava una posizione mediana lungo la rotta dei pellegrini e dei crociati dall’Europa verso l’Oriente e verso Gerusalemme.
Per il pavimento musivo della cattedrale sono state notate analogie con temi decorativi di San Marco a Venezia (XI-XII secolo), della cattedrale di Termoli (fine XI – inizio XII secolo) e delle cattedrali di Otranto, Brindisi e Santa Maria a San Nicola alle isole Tremiti.
È il più importante edificio rinascimentale del centro storico. Vero palinsesto architettonico, è di impianto malatestiano; su Piazza del Popolo domina la facciata principale della dimora fatta edificare da Alessandro Sforza a metà del XV secolo.
L’interno è il risultato degli interventi realizzati nell’arco di un secolo dai Della Rovere, succeduti agli Sforza dal 1513: imponente il Salone Metaurense (soffitto ligneo con le imprese roveresche); decorati con pregevoli affreschi e stucchi, gli appartamenti ducali e la loggia del giardino segreto.
Sontuosamente arredati, decorati con affreschi di Romolo Liverani e arricchiti da dipinti di varie epoche, gli appartamenti degli ospiti.
risale probabilmente all’inizio del XVII secolo. Situato nel cuore dell’antico quartiere ebraico, nel centro della città vecchia, l’edificio non presenta esternamente alcun segno che lo indichi come luogo di culto.
All’interno una vetrata si apre su un cortile retrostante, che porta a sua volta ad un piccolo ambiente, forse un deposito per libri e carte non più utilizzabili. Negli altri vasti locali a piano terra si trovano: una vasca per abluzioni rituali, un forno per la cottura del pane azzimo, un pozzo.
Al primo piano, ai lati del ballatoio del balconcino, due dipinti murali raffiguranti Gerusalemme e l’accampamento degli Ebrei ai piedi del monte Sinai (mal conservati) e una splendida sala di culto con la classica struttura bifocale.
Conservatorio Statale G. Rossini, Villino Liberty “Ruggeri”, Sfera Grande di A. Pomodoro, Chiesa di S. Agostino, Chiesa di S. Domenico, Chiesa di S. Maria delle Grazie, Mura Romane, Chiesa del nome di Dio, Museo Nazionale Rossini, Teatro Rossini, Museo Diocesano, Parco San Bartolo.